CAGLIARI. Più di cinquemila dipendenti Forestas in tutto, di cui milleduecento sono ancora precari, con un contratto di sei o sette mesi all'anno. Una situazione che vede migliaia di famiglie minacciate da un lavoro che non dà garanzie. Per questo stamattina centinaia di dipendenti accompagnati dalla confederazione sindacale composta da Cgil, Cisl e Uila hanno presidiato, ancora una volta, l'ingresso di villa Devoto per farsi dare ascolto dal presidente della Regione, Christian Solinas. La loro richiesta? Che tutti gli operatori forestali possano avere le stesse opportunità, con un lavoro stabile. "Io oltre essere rappresentante sindacale sono un lavoratore con contratto indeterminato nella Forestas", ha spiegato Bruno Olivieri, segretario generale della Fai Cisl Sardegna, "e voglio che ciò che sia un mio diritto lo sia anche per tutti coloro che ne hanno uno a tempo determinato".
I milleduecento precari si ritrovano in un limbo burocratico nel quale per legge i contratti semestrali sarebbero illegittimi, come ha raccontato Rita Poddesu, segretaria regionale Flai Cgil: "A febbraio, pochi giorni prima delle elezioni regionali, la legge numero sei ha annullato il decreto precedente che permetteva a coloro che avevano un contratto di pochi mesi, di ottenere l'indeterminato".