CAGLIARI. Sono stati incastrati da tabulati telefonici e dalle immagini di videosorveglianza due dei tre autori della rapina avvenuta a dicembre del 2018 in una tabaccheria di San Michele, in via Bosco Cappuccio a Cagliari. Sono finiti in carcere Luciano Serra, 43enne di Dolianova, e Manuel Cossu, 27enne, di Cagliari. Erano riusciti a fuggire con un bottino di quasi 23mila euro e 900 euro di gratta e vinci, dopo aver minacciato il titolare con una pistola.
Ed è proprio dalle immagini delle telecamere e dalle precise descrizioni della vittima che gli agenti della Squadra Mobile di Cagliari, coordinati dal dirigente Roberto Pititto, sono partiti per risalire all’identita dei responsabili. Indagini che si sono rivelate particolarmente complesse sin dall’inizio, tanto da richiedere una minuziosa analisi dei video (che hanno ripreso i tre dentro la tabaccheria), che hanno fatto sorgere i primi sospetti su un pregiudicato di Dolianova, Luciano Serra, che aveva le stesse caratteristiche somatiche descritte dal testimone e soprattutto la stessa auto con cui era stata messa a segno la rapina. In casa del 43enne è scattata così la perquisizione: lui non c’era, ma gli agenti hanno trovato 100 grammi di cocaina e più di mille euro in contanti.
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Di lì a poco sono partite le intense attività di intercettazioni telefoniche: alcune conversazioni tra familiari e amici di Serra sono state fondamentali per avvalorare la tesi che l’uomo fosse uno degli autori della rapina.
Dai tabulati telefonici si è poi arrivati a un collegamento con un’altra persona coinvolta, Manuel Cossu, il 27enne già noto alle forze dell’ordine come spacciatore. Anche in questo caso sono state fondamentali le intercettazioni telefoniche: uno dei suoi sodali nell’attività di spaccio, infatti, durante una conversazione aveva detto che Cossu “doveva stare attento” perché autore anche della rapina. Altro elemento i frequenti contatti - registrati dalle celle telefoniche - che i due, Serra e Cossu, avevano avuto nelle ore immediatamente precedenti alla rapina.
Durante una perquisizione in casa di uno degli spacciatori legati a Cossu, a marzo scorso, era stato trovato un fucile a pompa calibro 12. A casa del 27enne, invece, gli agenti hanno sequestrato una pistola semiautomatica, la stessa che i tre banditi avevano usato per minacciare il titolare della tabaccheria. Tutti elementi che hanno poi permesso di notificare ai due la misura di custodia cautelare in carcere. Le indagini della Squadra Mobile proseguono per trovare il terzo responsabile.
Cagliari, rapina in tabaccheria: intercettazioni e video incastrano due banditi
- Marzia Diana
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