OLBIA. "Recupero io, gratis, le carcasse delle auto delle vittime di Monte Pino. Mettersi a disposizione è un obbligo morale". Vittorio Musselli è un campione di rally e ha una carrozzeria. È rimasto indignato quando sulla Nuova Sardegna di ieri ha letto che i parenti dei morti nel crollo di Monte Pino, durante l'alluvione di sei anni fa, si sono visti intimare la rimozione delle carcasse delle auto, a loro carico, perché inquinano. Vittime e mazziati.
Dentro un fuoristrada e una Alfa 147, trascinate dal cedimento della strada in Gallura, persero la vita Bruno Fiore e Sebastiana Brundu, insieme alla consuocera Maria Loriga. Il processo contro i responsabili è ancora alle battute ininziali, di risarcimenti per la tragedia non si parla ancora. Ma lo Stato ha battuto cassa per far togliere le auto. Musselli, si legge ancora sulla Nuova in edicola oggi, sentito da Giandomenico Mele, mette a disposizione i suoi mezzi per andare incontro ai familiari: il senso di comunità e solidarietà entro laddove lo Stato di dimostra cieco e insensibile.
"Rimuovo io, gratis, le auto dei morti di Monte Pino": il cuore grande del campione di rally
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