NUORO. Non ci sarebbero prove che confermino il racconto dell'aggressione alla deputata del M5S Mara Lapia. Così il pm di Nuoro Patrizia Castaldini ha chiesto l'archiviazione per l'indagato, il trentanovenne Daniele Imperatore, accusato dalla Lapia di lesioni e minacce. La deputata sarda, quasi un anno fa, aveva denunciato di essere stata colpita con un pugno e un calcio da un uomo, nei parcheggi di un supermercato a Nuoro. Tutto era partito da un post sui social del capogruppo alla camera del M5S Francesco D'Uva, che aveva raccontato quanto accaduto alla collega. Lapia aveva poi confermato l'aggressione, aggiungendo dettagli (come il calcio quando era già caduta a terra) che però poi aveva modificato, a posteriori, dopo le polemiche su una presunta testimonianza che aveva detto di aver assistito solo "a una lite verbale". Ora, però, il pm chiede l'archiviazione. E i legali della Lapia, Nicola Madia e Basilio Brodu, si oppongono davanti al gip del Tribunale di Nuoro: secondo gli avvocati non sarebbero state prese in considerazione prove come i due certificati medici per avvalorare il racconto della deputata.
Deputata M5S aggredita? Il pm: no, archiviate tutto
- Redazione
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