CAGLIARI. La decisione di inviare gli ispettori del ministero in Sardegna per l'Aias? Per l'assessore regionale alla Sanità Mario Nieddu è "incomprensibile" e "ci preoccupa perché, arrivati a un passo dal dare delle risposte ai tanti lavoratori e pazienti, ora rischiamo veramente di subire una battuta d'arresto”. Così l'esponente della Giunta Solinas commenta la notizia, arrivata oggi dal ministero della Salute (LEGGI QUI), dell'arrivo dei propri incaricati per occuparsi della vertenza Aias.
“Abbiamo preso in mano una vertenza che dura da tanto tempo – spiega Nieddu – e in poco più di sei mesi siamo riusciti a fare quella chiarezza a cui nessuno si era mai minimamente avvicinato prima, nemmeno il precedente governo regionale. Quella stessa parte politica, a cui tra l'altro appartiene il ministro Speranza, che dopo essersi congratulata con l'attuale amministrazione regionale per il lavoro svolto dal tavolo tecnico, oggi plaude l'arrivo degli ispettori. C'è da chiedersi come mai nei cinque anni precedenti non abbiano mai chiesto l'intervento del governo, quando sarebbe stato più opportuno”.
“In questi mesi – prosegue l'esponente della Giunta Solinas – non abbiamo mai perso di vista la drammatica condizione dei lavoratori. La situazione attuale, tra l'altro, consentirà ai lavoratori di ricevere in toto le somme erogate da Ats ad Aias”. Sull'arrivo degli ispettori l'assessore della Sanità aggiunge: “Non abbiamo niente da nascondere. Il governo sarebbe potuto intervenire prima. Ma ora, a un passo dal traguardo, l'intervento ci sembra intempestivo. Una frenata ora sarebbe veramente uno schiaffo, non solo per i lavoratori e i pazienti, ma per tutta l'Isola”.