CAGLIARI. Nel corso di una serie di servizi straordinari di controllo dei siti archeologici marini in Sardegna, il reparto speciale dei carabinieri per la tutela del patrimonio e il nucleo subacquei hanno scoperto nelle acque di Nora, a Pula, due oggetti di particolare interesse storico: sono stati recuperati infatti una giara in terracotta (databile al VIII-X sec. d.C.) e un fondo d’anfora in terracotta, subito affidati alla Soprintendenza per gli studi archeologici.
I controlli sono andati avanti negli ultimi mesi anche in altri siti d'interesse: dall'area archeologica di Tharros ai fondali di Stintino. Tutte attività condotte dai carabinieri del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale di Cagliari, unitamente al personale dei Nas, dei Nil, del Nucleo Subacquei e dei Nuclei Elicotteri della Sardegna in collaborazione con le Soprintendenze Archeologia, Belle Arti e Paesaggio di Cagliari e Sassari. Tra i siti monitorati c'è l'area archeologica La Prisgiona – Arzachena (SS), dove è stato segnalato all’autorità sanitaria il titolare di un esercizio commerciale annesso all’area per carenza dei requisiti minimi d’igiene. Stessa sorte per altri due titolari di attività, uno nell'area archeologica di Nora e l'altro a Su Nuraxi (Barumini). Le due operazioni più importanti invece sono state quelle già note relative ai sequestri di Tavolara, dove sono stati messi i sigilli a una villa da 500mila euro in ristrutturazione, e del Tonnara camping a Cala Sapone.