CAGLIARI. L'impresa doveva posare il nuovo asfalto. Lo ha fatto male. Così i lavori sulla 131 devono essere ripresi. E la carreggiata dal chilometro 14 e 800 fino al 18 rimane chiusa in direzione Sassari. Intanto apre anche il cantiere sul lato opposto verso Cagliari. Per più di tre chilometri la Carlo Felice, la strada più importante della Sardegna, rimarrà inaccessibile in entrambe le direzioni. E le migliaia di automobilisti che ogni giorno percorrono quel tratto, da e per il capoluogo? Imbottigliati e infuriati.
La notizia che i lavori (che si potevano dire conclusi) sono invece da rifare è arrivata direttamente dall'Anas che ieri sera, martedì 11 novembre, ha notificato delle imperfezioni su circa 800 metri dei 3800 realizzati sul tratto di fronte a Trony e Conforama. Un problema per tutti coloro che quel tratto di strada lo attraversano anche tutti i giorni. Pendolari condannati, magari. Perché nelle ore di punta e non solo, le code di auto incolonnate sono chilometriche. La dannazione ulteriore è, come capita, un eventuale incidente, anche banale: la paralisi è di ore E questo succedeva con una sola carreggiata bloccata.
I veicoli vengono dirottati sule strade secondarie parallele alla Statale, ma sono tratti con una sola corsia, su cui si affacciano gli svincoli delle attività commerciali. Incroci a raso che diventano pericolosi anche senza code chilometriche se chi imbocca l'uscita secondaria continua a viaggiare alla stessa velocità che impiegherebbe sulla 131, come in molti fanno.
L'Anas, dopo aver verificato le imperfezioni del manto sul tratto della "Carlo Felice" ha subito avviato la procedura di contestazione: i lavori per rimediare al danno saranno interamente a carico dell'azienda appaltatrice che dovrà provvedere “all'immediato ripristino" della strada nell'area comunale di Sestu, San Sperate e Monastir, come si legge nella nota diramata dalla società delle strade.
La speranza dei commercianti che lavorano nella zona è i che i lavori siano davvero immediati. Perché Natale, con il traffico che si porta dietro, incombe.