CAGLIARI. Sono passati due mesi e mezzo da quando Mattia Ennas, 19 anni, di Quartu, è stato trovato morto nel cortile interno ai piedi di un palazzo al civico 1 di via Binaghi, nel quartiere cagliaritano Mulinu Becciu. Tante ancora le domande senza risposta su quella notte tragica, che il ragazzo aveva trascorso con amici al Poetto. Poi, stando alla prima ricostruzione ufficiale, avrebbe incontrato una ragazza, avrebbe subito un furto e, alle prime luci dell'alba, avrebbe deciso di farla finita togliendosi la vita in una zona, raggiunta a bordo di un bus, che non aveva mai frequentato. Una versione alla quale i familiari non hanno mai creduto. Tanto che attraverso l'avvocato Gianfranco Piscitelli hanno ottenuto la riapertura dell'inchiesta, prima archiviata, ora condotta per omicidio.
L’autopsia sui resti di Mattia verrà effettuata domani al Policlinico di Monserrato. Questa sera alle 20 toccherà alla Tac. Ma nel frattempo nel pomeriggio c’è stato un nuovo sopralluogo in quel palazzo di Mulinu Becciu dove il ragazzo ha trascorso gli ultimi momenti di vita. Si cercano dettagli utili per dare una chiave di lettura a una morte apparentemente inspiegabile. Sul posto c'erano il medico legale incaricato dalla Procura, Roberto Demontis, l'avvocato Piscitelli accompagnato da un consulente della famiglia. Ad assistere c'erano anche i genitori della giovane vittima, che chiedono solo una cosa: verità per Mattia.