CAGLIARI. Ritorno al futuro è il tema scelto per l’edizione numero 23 di Monumenti Aperti, un viaggio alla scoperta della storia della nostra isola, dell’Emilia Romagna, della Puglia e della Lombardia (per la prima volta), attraverso i monumenti. Partirà dal 27 aprile a Bauladu e andrà avanti fino al 10 novembre chiudendo il ciclo in Puglia, a Modugno, e coinvolgendo 73 comuni, 62 in Sardegna e 11 nella penisola. Venti le amministrazioni nuove che hanno aderito per la prima volta, 20mila i volontari, soprattutto studenti, che saranno i ciceroni per raccontare il ricco patrimonio.
L’edizione 2019 si presenta con il Premio dell’Unione europea per il Patrimonio Culturale/Europa Nostra Awards 2018, il massimo riconoscimento europeo nel settore, consegnato a Imago Mundi lo scorso 22 giugno a Berlino, per la categoria Istruzione, Formazione e Sensibilizzazione, durante il primo vertice europeo del patrimonio culturale. “La manifestazione è consolidata ma si proietta al futuro attraverso i ragazzi, le nuove generazioni, che si avvicinano alla nostra manifestazione spesso attraverso dalle scuole materne, fino ad arrivare ai dottorati di ricerca, come tesi di laurea scritte con contenuti che riguardano la manifestazione”, ha detto Fabrizio Frongia, presidente di Imago Mundi, associazione che organizza la manifestazione, “per la prima volta superiamo il numero 70, contando più di 20 comuni nuovi per undici fine settimana”.