CAGLIARI. Si è finto carabiniere e ha minacciato con una pistola il corriere di un camion per farsi consegnare un pacco sospetto. Poi è fuggito a bordo della sua auto. Una rapina maldestra, compiuta a volto scoperto al Cep, su cui gli agenti non riuscivano, in un primo momento, a darsi una spiegazione.
In manette è finito Stefano Sanna, quarantacinquenne di Dolianova, già noto alle forze dell’ordine per rapine violente e già arrestato nel 2018. Non il classico improvvisato, insomma.Eppure il 19 marzo scorso, quando ha messo in scena la rapina al corriere della Sda, che (si ipotizza) consegnava inconsapevolmente un pacco di droga, qualcosa dev’essere andato storto. Sanna non ha agito con il suo solito modus operandi e ha dovuto chiudere la rapina in fretta e furia. Prima le minacce con la pistola, poi la fuga con un complice, che non è stato ancora trovato.
I Falchi della squadra mobile di Cagliari, coordinati da Marco Basile, lo hanno sorpreso dopo qualche ora tra la statale 131 e via Timo, ancora alla guida della sua Fiat Multipla con cui era scappato dopo la rapina.
Il pacco però, nel frattempo, era già sparito. Gli agenti non lo hanno ancora trovato, ma si ipotizza si trattasse di hashish (una grossa quantità, visto che per trasportarlo serviva un carrello). La consegna partiva da Malaga, in Spagna, ma l’indirizzo di destinazione era in realtà fittizio, inesistente: nel luogo indicato c’era solo un rudere. Sanna è stato trasferito al carcere di Uta, ma le indagini sono ancora in corso. Si cerca il secondo responsabile, che lo ha aiutato nella fuga, e si indaga soprattutto sulla tratta dei corrieri da Malaga a Cagliari, che evidentemente nascondeva un traffico di droga da tempo.