SANTA TERESA DI GALLURA. Il musicista Eyal Lerner sarebbe stato comunque escluso dal festival Musica sulle Bocche perché la sua proposta di partecipazione era arrivata in ritardo. Ma il patron Enzo Favata ha tenuto a dirgli che "la politica di Musica sulle Bocche boicotta qualsiasi artista israeliano o sionista per via dell'atteggiamento di Israele su Gaza e sui territori palestinesi occupati". Una frase che il flautista israeliano ha riportato indignato sui social. E il caso è scoppiato (leggi qui la notizia).
Così Favata prova a spiegare: "Ho già presentato le mie scuse formali al musicista Eyal Lerner e a tutti coloro che si sono sentiti offesi da mie affermazioni in una conversazione privata. Mi assumo le responsabilità dell'errore commesso e spero di poter incontrare personalmente il musicista israeliano. Tutta la mia vita di privato cittadino, di artista e direttore del Festival Musica sulle Bocche", aggiunge il musicista, "sta a testimoniare che mai in nessun modo ho discriminato qualcuno, e anzi ho sempre operato per l'incontro tra le culture più diverse attraverso la musica. Perciò rigetto con forza e mi difenderò in ogni sede dalle accuse diffamatorie e calunniose di antisemitismo e razzismo che mi vengono rivolte a causa di questa vicenda. Se c'è un modo per rimediare a questo mio errore, è quello di riaffermare ancora più forte i valori del dialogo e della pace. Non abbiamo bisogno di altro odio".
Musicista escluso dal festival perché israeliano, Favata: "Non son antisemita, chiedo scusa"
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