L'onda digitale sulle pareti dell'edificio di Seoul
La Corea del Sud si conferma essere, non solo in tempi di pandemia, uno dei luoghi al mondo dove le piattaforme digitali e le tecnologie hardware e software più d'avanguardia vengono rapidamente applicate nei popolosi centri urbani e nei più disparati ambiti della vita dei propri cittadini.
Questo paese e la sua capitale Seoul (nota 1) hanno visto uno sviluppo economico e industriale incessante, un progresso sorto quasi dal nulla e in pochi decenni dopo la ricostruzione post-bellica degli anni sessanta e settanta. Dato che durante la guerra di Corea, dal 1950 al ’53, la città e la sua economia vennero distrutte e Seoul passò più volte dal controllo delle forze nordcoreane filo-cinesi a quello delle truppe sudcoreane filo-statunitensi.
Questo sviluppo continuo oggi viene alimentato e portato avanti non solo con azioni frutto di intenti commerciali ed economici ma anche con iniziative di comunicazione mediatica e artistica in grado di incidere con forza l’immaginario collettivo contemporaneo.
Un esempio di questa comunicazione e arte new-tech Coreana di cui vorrei parlarvi, in grado di unire insieme tutti questi diversi aspetti, è l'installazione tecnologica intitolata Wave. Si tratta di una video installazione museale "open-air" che viene citata da molti media occidentali, tra cui la CNN, come un perfetto esempio di fusione di alta tecnologia, arte e creatività, ad uso e consumo dell’immaginario collettivo e dello scenario urbano e sociale di una moderna metropoli.
Wave è un’opera davvero imponente, che viene proiettata su un enorme spazio pubblicitario composto di grandi pannelli LED che occupano oltre 80 metri in larghezza per 20 in altezza. Si tratta del più grande schermo in alta definizione di tutta la Corea e occupa interamente i 3 lati di facciata di un grosso edificio appartenente al SMT Town Coex Center, situato nel vasto quartiere commerciale di GangNam a Seoul.
E’ importante notare come questo centro commerciale rappresenti anche un vero e proprio “tempio” per i cultori del ”KPop” (nota 2) quella musica popolare coreana moderna in onore della quale la SMT Town ospita anche un vero e proprio museo, ricco di oggetti di design, foto, dischi, abiti, manifesti, un luogo frequentato da centinaia di migliaia di giovanissimi visitatori ogni anno.
Il video che vi mostriamo, che presenta ufficialmente l’operazione WAVE, probabilmente non è in grado di descriverla appieno anche dal punto di vista concettuale ed emozionale. Secondo chi ha avuto l’opportunità di assistervi, l’effetto dal vivo dell’installazione è a dir poco stupefacente.
L’altissima risoluzione e l’elevato numero di fotogrammi della computer graphic sono in grado di ricreare, dentro quella che appare all'esterno appare come una immensa scatola di vetro, con un realismo impressionante, l’affascinante e incessante moto di onde oceaniche alte 20 metri che si infrangono con forza contro delle pareti di cristallo in apparenza molto fragile. Un’esperienza nuova e assolutamente coinvolgente per chi la osservi dalla strada sottostante, .
Anche se il luogo dove vengono proiettate le gigantesche onde 3D della Wave è semplicemente un enorme e innovativo “cartellone pubblicitario” digitale, creato per offrire costosi spazi a pagamento per gli spot video commerciali, è importante citare il fatto che questa video-installazione non veicola nessun messaggio e nessuna pubblicità.
Wave non intende vender niente ma è soltanto il risultato di una costosa operazione artistica “No-profit” che ha richiesto molti mesi di preparazione e coinvolto un grosso team di designer, disegnatori, artisti, grafici, programmatori.
“Lo abbiamo creato solo perché pensiamo sia giusto evocare sensazioni profonde nel nostro prossimo. Le tante persone che si soffermano ad osservare queste onde maestose e incombenti sulla propria testa si fermano a riflettere sulla propria vita, sul proprio destino individuale e su quello dell’umanità intera. Una riflessione che ora più che mai, con la pandemia Covid19 che ci ha colpiti tutti, è diventata gesto vitale ancor più necessario”. Questa la motivazione dell’operazione, secondo Jun Lee, Direttore del Team di sviluppo del progetto.
Le onde digitali in tre dimensioni della Wave appaiono, per un solo minuto, ogni ora del giorno e della notte.
Un momento di riflessione breve e intenso. Per ricordarci l’incessante scorrere delle forze della natura, degli oceani e del tempo. E, con essi, la nostra fragilità di piccoli esseri umani.
Approfondimenti:
Nota 1) Seoul , il maggiore tra i centri urbani della Corea del Sud, è anche la città con la più alta densità abitativa e il più diffuso sviluppo tecnologico. L’incremento demografico associato alle nuove tecnologie, le ha permesso di diventare una delle città più "cablate" e digitali dell'intera economia informatica globale. Nonostante le incertezze del recente processo costituzionale per lo spostamento della capitale amministrativa a Gongju, altro grosso centro situato a circa 120 km a Sud, Seoul è certamente la capitale economica, finanziaria ed amministrativa di tutto il paese e rappresenta una delle più forti economie mondiali. Questa città, posta a sud della zona demilitarizzata tra le due Coree, attraversata dal fiume Han, copre infatti una immensa area metropolitana con oltre venticinque milioni di abitanti e si colloca al quarto posto tra le città più popolate del pianeta. La città è simbolo visibile di quello che viene chiamato il "miracolo del fiume Han", e ha trainato gli enormi progressi nel campo dell'economia sudcoreana negli ultimi decenni. Secondo il Global Financial Centres Index
Nota 2) il Korean Pop, pur traendo le sue origini dalla musica popolare tradizionale coreana, nata alla fine del 1800, nel tempo è diventato una delle rappresentazioni maggiormente iconografiche della modernità e della “subcultura” giovanile di tutto l’estremo oriente. Un immaginario collettivo “transnazionale” fatto non solo di canzoni ma che ha anche come protagonisti giovani adolescenti, artisti, grafici, disegnatori, influencer, considerati delle vere e proprie icone “pop” nel mondo dei social network, della moda e del design. Il KPop rappresenta oggi una sorta di movimento di tendenza generazionale capace di aggregare milioni di “fandom”. Le fandom, sono comunità (spesso virtuali) dove adolescenti e giovanissimi seguono gli artisti, opinion makers e influencers loro coetanei. Questo sistema di aggregazione sociale è tutt'altro che un gioco. Rappresenta invece un immenso mercato economico in grado di dettar legge in molti campi della produzione industriale e della comunicazione. Un mercato in grado di esportare le merci "Coreane" legate al trend commerciale nel vicino Giappone e nel resto dell’oriente. Il KPop è ormai ampiamente diffuso anche nel resto del mondo grazie al rapido avvento delle reti sociali e alle tante comunità di orientali che vivono nelle città dell'occidente.