CAGLIARI. CasaPound di Cagliari ha denunciato un'aggressione nei confronti di alcuni suoi militanti dopo una riunione di studenti nella quale si discuteva di azioni di solidarietà per i pastori (qui la notizia). Ma c'è un'altra versione dell'accaduto e arriva da chi era presenta all'incontro. Un racconto che viene rilanciato dal coordinamento antifascista cagliaritano.
"Un'assemblea pubblica degli studenti di Cagliari (principalmente studenti medi) è stata interrotta da una aggressione avvenuta per mano di fascisti adulti, alcuni di mezza età, militanti della sezione cittadina di CasaPound", viene spiegato, "Questi tizi (oltre la decina) sono stati chiamati in soccorso dopo che alcuni militanti del blocco studentesco erano stati allontanati pacificamente dall'assemblea, e non hanno esitato ad aggredire fisicamente gli studenti, spaccando il naso ad uno dei presenti, prima di essere interrotti dall'intervento della polizia". Smentita, quindi, la versione del movimento di estrema destra.
Riceviamo e pubblichiamo la versione degli organizzatori dell'incontro da quale è scaturita la lite.
Siamo gli studenti e le studentesse che hanno organizzato le mobilitazioni in sostegno dei pastori sardi che hanno riempito le strade di Cagliari questo mercoledì e giovedì come non si vedeva da anni.Un tam tam partito dal Siotto che ha raggiunto l'agrario e gli istituti tecnici ma anche i fascisti del blocco studentesco, costola giovanile di CasaPound, che si sono presentati alla partenza del corteo di mercoledì. Abbiamo deciso di allontanarli dal corteo perché già conosciuti per la loro appartenenza politica, in disaccordo con lo spirito della giornata nonché dei valori che vorremmo rappresentare. Il giorno successivo c'è stato un altro corteo che ha raggiunto l'università e alcuni istituti cagliaritani, per finire con una assemblea al palazzo di giustizia.Ieri, venerdì 15 febbraio, eravamo in assemblea al parco della musica con le scuole per organizzare la mobilitazione del sabato in sostegno dei pastori sardi in lotta. All'assemblea si sono presentati ancora una volta 7 militanti di Blocco Studentesco di cui una ragazza delle superiori e sei universitari/e. Alla richiesta disattesa di andarsene, l'assemblea, composta da una ventina di studenti, per evitare problemi, si è spostata da un'altra parte della piazza lasciando i militanti del blocco a distanza. Durante l'assemblea proseguita senza ulteriori problemi, un signore è rimasto per tutta la durata del tempo vicino alla nostra assemblea, lo stesso che poi avremmo ritrovato più avanti.Nel frattempo i 7 militanti del blocco si sono posti al di fuori del parco e sono stati raggiunti da altri militanti, compresi il signore che spiava l'assemblea. Poco dopo alcuni ragazzi che stavano arrivando si sono incontrati e scontrati con il gruppo di CasaPound, che nel frattempo era aumentato intorno alle 15 unità. Quando siamo usciti dal parco a soccorrere chi veniva all'assemblea, ci siamo ritrovati con uno dei ragazzi che avrebbe dovuto partecipare all'assemblea steso sull'asfalto. Lo abbiamo soccorso fino all'arrivo della Polizia. A questo punto sottolineiamo la presenza del vigile del fuoco, lo stesso che stava ad ascoltare l'assemblea, che si è premurato di indicare alle Forze dell'Ordine uno dei ragazzi in maniera tale che lo arrestassero. Il Vigile del Fuoco sbraitava nei confronti degli studenti dicendo che non avevamo nessuna voce in capitolo perché lui, per l'appunto, era un vigile. Nessuno dei militanti del partito neofascista è stato fermato o interrogato, uno degli studenti invece è stato fermato per poi essere rilasciato, un altro è ricoverato in ospedale e sarà operato per la frattura dell'orbita oculare.Quanto accaduto è l'ennesima conferma del perché non possiamo tollerare la presenza di simili individui all'interno delle nostre assemblee, individui che hanno come unico scopo quello di far valere con la violenza idee che non hanno nulla a che fare con nessuna idea di democrazia.Nessuno dei militanti del partito neofascista è stato invitato all'assemblea e sarà accettato alle prossime mobilitazioni. L'assemblea si è poi spostata in piazza San Domenico e invita nuovamente i cittadini a mobilitarsi in solidarietà ai pastori sardi oggi, 16 febbraio alle 15 in piazza Yenne.