ROMA. Quarantaquattro milioni di euro per ritirare le eccedenze di pecorino e far risalire il prezzo del latte: è questa la somma sulla quale punta il governo per cercare di spegnere le fiamme della rivolta scoppiata tra i pastori della Sardegna.
La notizia trapela mentre è ancora in corso l'incontro al Viminale, voluto dal ministro dell'Interno Matteo Salvini, al quale partecipano anche il collega all'Agricoltura Gian Marco Centinaio, il presidente della Regione Francesco Pigliaru, rappresentanti degli industriali e dei pastori che in questi giorni hanno manifestato in ogni angolo, strada e paese dell'Isola. Il finanziamento sarebbe così suddiviso: 14 milioni dal Viminale, il Mipaaft ne mette 10, la Regione altri 10 e altrettanti dovrebbero arrivare dal Banco di Sardegna.
L'obiettivo è far risalire il prezzo del pecorino romano, quindi del latte. Ma i pastori presenti non sarebbero soddisfatti: loro vogliono che il prezzo venga fissato, stabilmente, a un euro più Iva al litro. Altrimenti, hanno detto e ripetuto, per loro il risultato non sarà raggiunto.
Il confronto però non è ancora chiuso. L'unica certezza, finora, è che l'Antitrust ha avviato un'inchiesta sul mercato del latte e del pecorino: sotto accusa c'è il Consorzio con gli industriali che ne fanno parte (qui la notizia)
Guerra del latte, il Viminale: 44 milioni per ritirare le eccedenze di pecorino
- Redazione
- News