THIESI. Blocco permanente davanti alo stabilimento dei Fratelli Pinna di Thiesi e presidio nei porti: va avanti a oltranza la battaglia dei pastori che chiedono un prezzo equo per il latte. Viene pagato 60 centesimi al litro: una somma stabilita dagli industriali che però ai produttori - oltre 12mila aziende in tutta l'Isola - non basta nemmeno per coprire le spese. Lo scontro è senza quartiere.
I pastori si danno il cambio davanti al più grosso impianto di trasformazione della Sardegna: "Si continua a Thiesi con il blocco del caseificio Pinna a oltranza e non entrerà latte e ne uscirà formaggio fino a quando non vedremo i contratti a 1 più Iva per 5 anni", spiega Gianuario Falchi, uno dei coordinatori della protesta delle campagne, "Ricordatevi che il nostro lavoro crea un indotto di 100mila posti di lavoro: vorremmo vedere nelle nostre proteste tutti i sardi: se muore la pastorizia muore la Sardegna".
E se si blocca il flusso di prodotto sardo, i pastori vogliono evitare che gli industriali aggirino l'ostacolo importando latte dalla Penisola: i picchetti presidiano i porti per controllare che non sbarchino autocisterne. Le banchine di Porto Torres sono presidiate.