OLBIA. Non si sa se siano piene o vuote. Ma le autocisterne per il latte che sono sbarcate questa mattina a Golfo Aranci sono state scortate da un grosso dispiegamento di auto di polizia e carabinieri. La tensione per la guerra del latte in Sardegna è altissima: gli industriali, forse, temono che i mezzi vengano bloccati dai pastori che hanno distribuito punti di controllo su tutte le strade. Tutti i movimenti sono monitorati, da una parte e dall'altra. "È una situazione incredibile", spiega Gianuario Falchi, uno dei coordinatori della protesta delle campagne, "vediamo un Stato che difende coloro che ci hanno fatto arrivare alla fame, mentre noi siamo costretti a buttare il latte per farci sentire". Scene, quelle delle autobotti scortate, che hanno fatto salire ancora di più la tensione.