CAGLIARI. Scontro fra Regione e Governo sulla bonifica dell'ex arsenale della Maddalena: chi deve agire? Per il ministro per il Sud Barbara Lezzi a essere inadempiente è la Regione, da dove arriva la replica del presidente Francesco Pigliaru che punta il dito contro Roma. "Il governo e' pronto a fare la sua parte e auspica che la Regione Sardegna faccia altrettanto", ha detto la Lezzi, dando fuoco alle polveri, "relativamente al Patto per la Sardegna, materia di mia competenza, e ai fondi che possono essere utilizzati per la bonifica e rigenerazione di quell'area, attendo che la Regione compia i passaggi necessari per sbloccarlo. Ovvero, inoltrarmi l'apposita richiesta al fine di attivare il soggetto attuatore dell'intervento. I fondi europei sono una risorsa fondamentale per la crescita e lo sviluppo dell'isola e vanno utilizzati di più e meglio".
A stretto giro è arrivata la risposta piccata da Villa Devoto: "Mio malgrado sono costretto a replicare sulla situazione degli interventi di La Maddalena a quanto dichiarato dalla Ministra Lezzi, con la quale ho finora avuto rapporti estremamente corretti e positivi. Purtroppo, al di là della buona volontà della ministra, con la quale ho parlato della vicenda di La Maddalena già nel mese di luglio, una telefonata rivolta a lei non risolverebbe il problema che sta rinviando la ripresa dei lavori a La Maddalena. Infatti l’individuazione del 'soggetto attuatore', in forza della legge Bagnoli che si applica anche al caso di La Maddalena, spetta unicamente al presidente del Consiglio dei Ministri Giuseppe Conte, e non al Ministro per il Sud. E purtroppo non basta neanche una telefonata. È necessario invece un semplice atto, un decreto che può essere scritto in pochissimo tempo", specifica Pigliaru. "Ma il presidente Conte, sollecitato sul tema del 'soggetto attuatore' con nota formale inviata da me lo scorso settembre, finora non ha dato alcun riscontro".
Scontro Regione-governo sulle bonifiche dell'ex arsenale di La Maddalena
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