L'EMERGENZA. Minacce e intimidazioni agli amministratori locali, la Sardegna è la regione più colpita in Italia. Nel 2016 si sono registrati 42 casi in 28 Comuni. La provincia di Nuoro si posiziona al quinto posto su scala nazionale con 18 casi. I numeri sono emersi durante la conferenza stampa di presentazione del segretario regionale del Pd Giuseppe Luigi Cucca e dei deputati Romina Mura e Francesco Sanna sulla legge che sanziona in modo più efficace le minacce, le intimidazioni e le violenze contro gli amministratori locali.
La nuova legge, così come deve essere modificata, costruisce un sistema sanzionatorio che punisce l'atto intimidatorio in maniera più forte quando la vittima è un amministratore locale. Cosa cambierà ? Aumenteranno le pene (da 1 a 7 anni nel caso in cui si dimostri che l'atto è stato messo in essere con finalità estorsiva ), sono previste aggravanti e viene tutelato non solo l'amministratore già eletto ma anche colui che si candida o che dimostri la volontà di candidarsi.
"La maggior parte degli atti intimidatori rimane impunita", ha spiegato Romina Mura, sindaco di Sadali e deputato in quota Pd, "con questa nuova legge oltre a inasprire le pene, andiamo a introdurre nel codice penale la possibilità di utilizzare tutta una serie di strumenti come la denuncia d'ufficio e strumenti investigativi quali le intercettazioni. Andiamo a definire un sistema sanzionatorio molto più forte, ma bisogna intervenire con politiche più strutturali, ad esempio con maggiori risorse ai comuni". La legge nasce dal lavoro fatto dalla commissione d'indagine che per la prima volta in Italia si occupa di atti intimidatori ad amministratori. "Aspettiamo la comunicazione sulla gazzetta ufficiale, con tutta probabilità arriverà entro la fine di questa settimana- ha spiegato il deputato del Pd Francesco Sanna - dopodiché la norma diventerà applicabile. Un reato verso un sindaco ha un significato differente rispetto a qualsiasi violenza privata".