CAGLIARI. Barriere antiterrorismo per tutti gli eventi all'aperto in città. Sono misure di sicurezza stringenti quelle imposte dalla Prefettura e rilanciate dal Comune: dal primo luglio chiunque organizzi manifestazioni pubbliche dovrà impedire l'accesso alle auto posizionando dei blocchi, a sue spese. Tutti hanno ancora in mente le terribili immagini di Nizza, con il camion che falcia la folla. E i tragici assalti simili che sono seguiti, a Berlino come a Londra. Le fioriere nel Corso Vittorio Emanuele le grandi fioriere servono (anche) a quello.
Il ministero dell'Interno prova ad adottare delle contromisure. E attraverso la Prefettura il 12 giugno ha diramato una circolare sulla "intensificazione dei servizi di prevenzione e controllo per eventi di carattere sportivo, culturale musicale e di intrattenimento" per la stagione estiva 2017. Si legge che arriveranno direttive di dettaglio. Intanto si ordina che le "aree interessate dall'evento" dovranno essere "oggetto di accurate ispezioni e bonifiche, soprattutto dei luoghi nei quali possono essere celate insidie". Inoltre dovranno essere individuate "aree di rispetto e prefiltraggio (...) valutando l'adozione di impedimenti, anche fisici, all'accesso di veicoli alle aree pedonali". Le prescrizioni sono numerose, visto il cartellone di eventi in programma in Sardegna nei prossimi mesi e il numero elevato di turisti che parteciperanno.
E il Comune di Cagliari ha già iniziato ad adeguarsi. Con una nota del direttore generale Cristina Mancini di due giorni dopo tutti i vertici dei vari uffici comunali che dovranno concedere le autorizzazioni alle manifestazioni dovranno chiedere agli organizzatori "uno specifico piano di sicurezza antiterrorismo. Nel caso in cui tale piano dovesse prevedere il posizionamento di barriere antiterrorismo" le spese saranno a carico dell'organizzatore. E se l'iniziativa del Comune, sarà comunque necessario piazzarle a spese dell'assessorato.