CAGLIARI. "I biglietti per i sardi sulle nostre navi costeranno 14 euro". Dicembre 2015: l'armatore di Moby-Tirrenia Vincenzo Onorato parlava dal palco della Leopolda, il regno di Matteo Renzi. "Più sconti e 4 nuove navi" dice oggi in un'intervista alla Nuova Sardegna l'amministratore del gruppo, Achille Onorato, figlio di Vincenzo. Tre anni passati, stesse promesse. "Ci riprovano", attacca il deputato di Forza Italia Ugo Cappellacci, "promettono gli stessi sconti di tre anni fa". Che in realtà non ci sono mai stati. "Ci stanno prendendo per il c..o?", si chiede Cappellacci.
"Tre anni dopo la promessa non mantenuta sulle tariffe –scrive Cappellacci-, ci riprovano”. Nel post il deputato invita gli amici di Facebook a scrivere quanto hanno pagato in questi anni per raggiungere la Sardegna. Cappellacci ha già presentato una proposta di legge per trasferire le funzioni e le risorse della continuità marittima dallo Stato alla Sardegna.
“Dobbiamo avere la libertà di decidere la politica dei trasporti per la nostra isola e programmare rotte, tariffe accessibili e avere anche la possibilità di avere personale e agroalimentare sardo a bordo. Con la mia proposta di legge – spiega Cappellacci- la Sardegna si libererebbe dal monopolio. Vediamo da che parte stanno i grillini, che guidano il ministero dei Trasporti: difendono l’armatore, come fecero già nel 2011 quando Grillo in persona si schierò con Onorato sulla vicenda del caro-traghetti, o saranno dalla parte dei sardi?”