CAGLIARI. Alitalia non ha partecipato al bando della continuità dei collegamenti aerei per la Sardegna perché "le condizioni erano economicamente insostenibili": questo, per ora, trapela dall'ex compagnia di bandiera. Così Cagliari resta fuori dal circuito delle tariffe agevolate sui collegamenti per Roma e Milano (QUI LA NOTIZIA). L'assessore regionale ai Trasporti Massimo Deiana (ormai è atteso a ore il suo trasferimento alla guida dell'Autorità portuale sarda) però non si scompone: era messo tra le possibilità, viste le condizioni critiche, il ritiro di Alitalia. E, assicura l'esponente della Regione, i voli da Cagliari saranno comunque garantiti con provvedimenti d'urgenza, da adottare a novembre, quando scadrà l'attuale accordo con le compagnie. E i collegamenti della continuità territoriale 2, con gli scali minori? "Sono in corso interlocuzioni con la Commissione europea", spiega Deiana. Ecco l'intervista completa a pochi minuti dall'apertura delle buste.
Immediata arriva la replica dell'ex presidente della Regione Ugo Cappellacci: "La Giunta non dice tutta la verità: se sono saltati i numeri per Roma e Milano (CT1) è perché nel 2014 hanno stupidamente cancellato le rotte minori”, ha attaccato il coordinatore regionale di Forza Italia. “È grave", prosegue l’esponente azzurro, "che ancora oggi, dopo tre anni, intervistato sul destino delle rotte minori, l’assessore parli ancora di ‘interlocuzioni con Bruxelles". La verità inconfessabile, prosegue Cappellacci, "è che loro hanno trovato un modello legittimo, che avrebbero dovuto solo pubblicare i bandi e invece hanno cancellato del tutto la continuità per le rotte minori senza proporre uno straccio di alternativa in oltre tre anni di mandato. L’unica cosa che possono fare è riprendere il modello da noi proposto anche per le rotte minori, con la tariffa unica, più frequenze a prezzi più bassi e smetterla di fare annunci a vuoto. Altrimenti, anche dopo la soluzione per Cagliari, anche la nuova CT1 sarà azzoppata dal fatto che i passeggeri che un tempo passavano dalle rotte minori continueranno a riversarsi su Roma e Milano. E’ inutile che tra pochi giorni Pigliaru cambi assessore – ha concluso Cappellacci- deve cambiare politica”.