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In Friuli la "gara di mangiatrici di banane", petizione per lo stop: "È sessista"

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MONTEPRATO. Da qualche anno in un piccolo comune del Friuli, Monteprato di Nimis, ogni 2 agosto si celebra la Festa degli uomini, con l'organizzazione di una competizione alquanto surreale, testimoniata da alcuni video del 2018: si chiama la “Gara di mangiatrici di banane" e anche quest'anno si è portata dietro una lunga fila di polemiche. Le ragazze partecipanti, bendate, si sfidano a mangiare i frutti retti da uomini all'altezza della cintura.

L'ondata di indignazione è stata tale da arrivare fino al mondo politico, dove Valentina Moro, membro della commissione pari opportunità di Cividale del Friuli, e Elena Tuan, attivista e blogger, si sono mosse per lanciare una petizione che chiede l'annullamento della festa.

"Il fatto che sia possibile immaginare di organizzare una cosa simile", si legge, "sconvolge e genera rabbia, certamente, ma al contempo anche non sorprende così tanto. Non sorprende, purtroppo, perché si inserisce in un contesto storico, culturale, sociale e politico in cui il ruolo delle donne continua ad essere relegato a quello di oggetto sessuale e sessualizzato, di macchina riproduttiva al servizio dello Stato".

"La questione della Gara di mangiatrici di banane non è l’ennesima trovata goliardica", scrivono nella petizione, "simpatica, innocua il cui unico obiettivo è riempire il programma. Il punto della questione è: perché il programma di questa festa non è stato immaginato diversamente? In altre parole, perché ciò che è festa per l’uomo, o festa dell’uomo, si traduce in una forma di oppressione, denigrazione, oggettificazione e sessualizzazione per la donna e della donna?".