CAGLIARI. Se il primo maggio non è una giornata da dimenticare, lo si deve anche a lui. A Nico Bortis, artista della cagliaritanità, che rilasciò al giornalista Antonello Lai una intervista passata alla storia che viene richiamata a ogni uscita di Sant'Efisio.
Nico Bortis è una persona buona, gentile. E tutti quelli che lo conoscono, personalmente o no, gli vogliono bene. Per questo va accolto il suo appello, lanciato in occasione della festa di Sant'Efisio numero 366.
Il suo volto e le sue frasi sono stati anche stampati su magliette, senza autorizzazione. E c'è chi fa battute di cattivo gusto su di lui. Che sui social scrive: "Adesso basta, mi sono rotto le scatole, nessuno si permetta di commentare male: oggi arrivano le querele". Poche righe pubblicate sui social che lo hanno fatto raggiungere da una valanga di solidarietà.
Serve rispetto per Nico Bortis, patrimonio della festa di Sant'Efisio e della Sardegna.