CAGLIARI. Il suo motto è "illegal freedom", libertà illegale, si chiama Shiey e gira il mondo violando luoghi inaccessibili, per legge o pericolosità, e esplorando spazi abbandonati. Lasciato i luogo, carica tutti i video su YouTube, dove chiede il sostegno dei suoi due milioni di iscritti per portare avanti la sua opera. Due anni fa era anche entrato nella zona interdetta di Chernobyl, l'area del disastro nucleare.
Shiey è passato anche a Cagliari, offrendo documentazione video molto, molto particolare. Il giovane, tra urbex e free climbing, si è arrampicato in cima alla struttura metallica che si trova sopra la torre del THotel, per offrire una prospettiva inusuale: "Da qui credo che mi veda tutta la città", dice, consapevole dell'irregolarità dell'azione. Poi è entrato anche all'interno del rudere dello stadio Sant'Elia, approfittando del fatto che "le telecamere mi sembrano tutte morte". E lo erano: non lo ha beccato nessuno.
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