CAGLIARI. Ogni movimento di protesta ha il suo inno. Ma in questo caso non bisogna pensare a Janis Joplin o, per stare da questa parte dell'Atlantico, a Contessa.
La canzone ce l'hanno i no vax cagliaritani, che oggi hanno abbandonato il palco di piazza Garibaldi per trasferirsi nell'anfiteatro di Marina Piccola. Uno con la chitarra, gli altri con il testo in mano. A cantare la canzone "Presidente" (immaginiamo si intitoli così). Un inno contro Mario Draghi.
Quattro accordi e versi ficcanti. Tipo: "A noi non piace la rivoluzione, ma una bianchissima tovaglia con sopra tante cose da bere e da mangiare, tra la la la la lalla".
Qualcuno incespica nella complessità dei versi, qualcun altro si avventura a fari spenti andando a sbattere contro il pentagramma. Ma l'importante è lo spirito.