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Fresu, Chessa e De Martini: i sardi votati (quasi) per scherzo alla presidenza della Repubblica

ROMA. Era toccato anche a Maradona e Gigi Riva. E adesso pure lui, molto meno noto, ha incassato un voto per la presidenza della Repubblica: il nome di Giorgio Fresu, consigliere comunale a Posada, è risuonato alla Camera durante lo spoglio delle schede per l'elezione del prossimo capo dello Stato. 

Succede spesso che durante il primo scrutinio spuntino indicazioni di voto improbabili, quando i partiti non hanno ancora trovato alcun accordo e serve la maggioranza dei due terzi dell'assemblea in seduta comune. Un'usanza che viene sempre rispettata da qualche "burlone", parlamentare o rappresentante delle regioni che sia. E ieri il presidente della Camera, Roberto Fico, ha esitato qualche secondo prima di leggere la scheda con il nome di Fresu. 

Lui la prende a ridere: "Forse ce la farò al sesto scrutinio". Quando, in effetti, il quorum si abbassa e entrano in campo i nomi veri per la presidenza della Repubblica.  

Ma non è l'unico sardo. Durante la lettura delle schede è spuntato anche un Giovanni Chessa. E c'è chi giura che si tratti proprio dell'assessore regionale al Turismo. E se questi due nomi sono stati dichiarati tra i voti dispersi (come quelli per Alfonso Signorini e Alberto Angela) ne ha presi quanto Silvio Berlusconi, ben 7, il leghista sardo Guido De Martini, che pochi giorni si era lamentato di non poter partecipare al voto perché sprovvisto di green pass rafforzato.