CAGLIARI. Ha perso la mano per via di alcuni fuochi d’artificio difettosi. Jonathan Pirina è di Cagliari, ha 29 anni, è sposato e ha due bambini, e non può permettersi di comprare da solo una protesi che sostituisca il suo arto. Per questo ha deciso di creare una raccolta fondi sul web: "Una mano per Jonathan".
“Purtroppo la vita è imprevedibile circa 4 mesi fa è accaduto qualcosa di molto grave, che ha cambiato per sempre la mia vita e quella dei miei cari. Ho avuto un brutto incidente, proprio durante i festeggiamenti di quello che doveva essere l'addio a un anno difficile e da dimenticare. Volevo soltanto far divertire la mia famiglia e regalare loro qualche ora di spensieratezza e invece.... Ho acquistato dei fuochi d'artificio, poi rivelatisi difettosi. L'esplosione è stata di una violenza inaudita e un secondo dopo il dramma: la mia mano si è letteralmente staccata dal braccio. Ho anche riportato diverse lesioni alla vista e all’udito”, racconta il giovane.
“Ancora oggi, a distanza di mesi, non riesco a pensare a quella maledetta notte, a come sia potuto accade
Sono stato portato di corsa al Pronto Soccorso di Cagliari ma per la mia mano non c'è stato nulla da fare. A 29 anni mi è stata amputata la mano destra. È stato un tragico incidente, un mio errore forse. Ho sentito dire a tante persone: 'Si poteva evitare, è andato a cercarsela'. Col senno di poi è semplice parlare, ma è qualcosa che può capitare a chiunque, a persone più o meno giovani e con conseguenze più o meno gravi. Dopo il trauma iniziale, è stato, e continua a essere, un difficile cammino. La mia vita quotidiana è diventata molto dura. Mi sono sentito sconfortato, impotente”, continua.
“Qualche tempo fa ho iniziato a fare delle ricerche e finalmente ho intravisto uno spiraglio di luce chiamato Ottobock. Si tratta di un azienda specializzata nella realizzazione di protesi elettriche capaci di sostituire le funzioni più importanti della mano persa e restituendo l'80% della funzionalità. Un sogno!! Ma purtroppo la Asl non copre tutte le spese e io da solo non posso affrontare tutto”. Per questo Jonathan ha deciso di rivolgersi ai suoi amici virtuali sperando nella generosità del prossimo.
“Ed eccomi qua a chiedere aiuto a voi, alla mia comunità e a chiunque voglia aiutare un giovane padre a riavere la sua vita. Non lo faccio solo per me, ma soprattutto per mia moglie, che mi è stata sempre accanto e che ha sofferto tanto. Per i miei bambini, affinché possano riavere una vita serena. Vorrei poterli prendere per mano ancora una volta e assicurare loro una vita dignitosa ma attualmente, senza un arto e senza un lavoro, non sono in grado di farlo”.
La protesi è molto costosa, 49mila euro, per ora la raccolta fondi ha raggiunto poco più di mille euro.
- Redazione