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Visita il marito in ospedale con un cartello: "Dentro la tuta ci sono io"

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AREZZO. “Non vedevo mio marito da 15 giorni. Gli infermieri mi avevano vestita con tutte le protezioni possibili. Mi sono avvicinata al letto: non mi ha riconosciuta. Gli ho parlato: non ha riconosciuto nemmeno la mia voce”. Così a Patrizia, moglie di uno dei tanti pazienti Covid ricoverati ad Arezzo, è venuta un'idea. È tornata a casa, ha preso una sua foto e si è creata da sola una specie di grande tesserino di riconoscimento. L’ha sistemato sul camice con una didascalia ben visibile: “dentro la tuta ci sono io”. Ed è tornata in ospedale, dal marito. La storia è raccontata dall'Azienda Usl Toscana sud est. 
“La prima cosa che ha fatto è stata quella di accarezzare la foto", racconta Patrizia, "Era ancora un po' incerto su chi ci fosse dietro la maschera e dentro la tuta ma nessun dubbio su chi fosse la donna della foto: era sua moglie, ero io. Quando mi ha riconosciuta, siamo scoppiati a piangere: è stato veramente un ritrovarsi dopo un viaggio terribile che avevamo fatto in solitudine, uno lontano dall’altra”.