CAGLIARI. "Viste le innumerevoli, insostenibili e irragionevoli commissioni obbligate dalle banche e dallo stato, questo esercizio si rifiuta di accettare pagamenti pos. Ci scusiamo del disagio ma anche noi dobbiamo vivere". È un cartello di protesta quello affisso all'ingresso del ristorante "La grotta del diavolo" in via Cugia. Una sollevazione contro "le prepotenze e le richieste che 'loro' avanzano ai commercianti e più in particolare agli artigiani", ha spiegato Alessio Bagatti, gestore e pizzaiolo del locale, "e quando dico 'loro' intendo lo Stato".
Per Bagatti il pos non è che la goccia che fa traboccare il vaso: "Il locale era di mio nonno", ha raccontato, "ma adesso basta. In questi ultimi anni siamo stati subissati da innumerevoli richieste (meglio dire obblighi) da parte dello Stato, che sommandosi diventano insostenibili". E per il giovane pizzaiolo, il pos, il dispositivo che permette ai clienti di pagare con le carte di credito, è solo una delle tante: "Se ti obbligano a comprare qualcosa sarebbe giusto anche che fossero loro a dare i soldi per comprarlo. Poi ci sono le commissioni sui pagamenti". Pochi centesimi, certo, ma non tutti i contratti sono uguali. "Io per esempio devo stare attento alle fasce: a seconda della spesa pago una commissione inferiore o maggiore alla banca. Ci sono delle volte che proprio non mi conviene".
Il pos, per Alessio Bagatti, è il simbolo delle ultime norme che lo Stato ha portato avanti e che schiacciano gli artigiani: "C'è anche la questione della nuova cassa elettronica", continua ancora, "la cassa telematica, quella che tutti sono stati costretti a comprare è un altro esempio: perché dovrei pagare 400 euro, perché ho fatto i calcoli, per avere un sistema che non mi semplifica il mestiere? Perché non ce la comprano 'loro' la nova cassa? E se io ne avessi comprata una nuova poco prima che mi costringessero a cambiarla? Significherebbe che dovrei cambiarla di nuovo, a spese mie, o fare una modifica che la connetta a internet. Sempre che io abbia una connessione. Se non l'avessi dovrei pagare anche quella".
Il gestore de "La grotta del diavolo" sa bene che l'assenza del pos può essere un problema per i clienti (chiede scusa anche nel cartello) ma la situazione in cui gli artigiani si ritrovano secondo lui è critica: "La nostra categoria ha tante spese collaterali: il commercialista, bagni da mettere a norma per la clientela. Per fare la toilette come mi veniva richiesto ho dovuto ingrandirla e ho perso 15 coperti nella sala. Non è facile. Ci si indebita spesso. Questi nuovi obblighi mettono in crisi tutti. Poi basta non pagare qualcosa e si finisce nei guai".
"Irragionevoli commissioni delle banche, qui niente pos": pizzaiolo "ribelle" a Cagliari
- Maurizio Pilloni