ORISTANO. Sta facendo discutere la squalifica di Simone Calaresu, calciatore della Tharros del campionato di calcio di Eccellenza, che è stato penalizzato dall'arbitro durante la partita contro il Calangianus domenica scorsa.
Il giudice di gara lo ha squalificato per 10 giornate perché l'attaccante avrebbe lanciato una bottiglietta d'acqua vuota contro un assistente. La decisione ha scatenato numerose polemiche. Secondo alcuni testimoni non sarebbe stato lui. Sono decine i post sui social a sostegno del calciatore: "È un uomo che ha subito una grande ingiustizia", si legge su uno dei tanti messaggi.
"Calaresu Simone è un uomo grande e grosso, che ha fatto un percorso per raggiungere determinati obiettivi. Calaresu Simone è un uomo che si alza va a lavoro, e poi mette le scarpette da calcio e corre, corre, corre, si batte e si risbatte. Calaresu Simone fa un "lavoro" sporco sul prato verde che non tutti vedono. Calaresu Simone non è 'gente' che tira una bottiglietta da lontano alle spalle in testa a un ufficiale di gara. Calaresu Simone è un uomo che se avesse avuto da dire qualcosa a quel signore di nero vestito, glielo avrebbe detto in faccia, con un sorriso e con una pacca sulla spalla", si legge ancora.
La Tharros è pronta a fare ricorso.
"La società SPD Tharros - si legge nella nota ufficiale del club - dopo aver attentamente esaminato il comunicato n.56 2023/2024 - Figc Sardegna, relativo al referto arbitrale della recente partita con il Calangianus, esprime la sua profonda insoddisfazione riguardo alle decisioni adottate. A tal fine, la società chiederà ufficialmente l'autorizzazione per intraprendere azioni legali nei confronti della terna arbitrale coinvolta".