CAGLIARI. "Dopo il primo tempo di Venezia tutti pensavamo alla salvezza. Invece c'è stato un suicidio perfetto". Conferenza stampa di fine stagione, due settimane dopo il disastro del Penzo e dalla retrocessione, per il direttore sportivo del Cagliari Stefano Capozucca e del direttore generale Mario Passetti. Un modo per fare un bilancio e, su spinta dei giornalisti, per guardare al futuro.
"Sono doverose le scuse a tutti, dalla stampa ai tifosi, alla gente che vuole bene al Cagliari", ha detto Capozucca. Che ha parlato anche del caso Nainggolan: in questo caso Tommaso Giulini è stato accusato di non aver mantenuto gli impegni con il Ninja: "Non è vero", replica Capozucca, "Nainggolan aveva ricevuto una proposta fatta da me e Cossu che lui stesso non accettò perché trovò una squadra che gli offri molto di più. Sia io che Cossu portammo una proposta ma non è vero che ci furono accordi non rispettati”.
Passetti parla anche della presunta offerta di acquisto da parte della Citic: "Non hanno nemmeno un sito ufficiale, non capisco cosa ci possa essere di concreto. Di fronte a certe situazioni", ha aggiunto il Dg Passetti, "si è subito smentito. Si parlava di una fantomatica holding e questo non ha fatto bene al Cagliari. E il famoso tesoretto in caso di retrocessione? Non è del valore di cui si parla (25 milioni), ma sia chiaro che la retrocessione è un danno economico devastante. Quindi scrivere che c'è un tesoretto è dire qualcosa che non risponde al vero".
Passetti si è detto pronto ad accettare le critiche, ma ha biasimato l'eccesso di attacchi. "Giulini è il meno colpevole tra tutti", ha detto Capozucca.
Il direttore generale del Cagliari, sui manifesti contro Giulini, parla di "campagna di affissioni e di protesta è sicuramente anomala. Qualcosa mi dice che soffiare sul fuoco della rabbia per la retrocessione può far comodo a chi del Cagliari non interessa niente. Ma le indagini faranno il loro corso",
Il futuro? Capozucca non ne vuole parlare: "Io voglio rifondare tutto e mandare via più gente possibile".