LONDRA. Rigori. E finale di Wembley per l'Italia di Roberto Mancini. Dopo 130 minuti di sofferenza. Ma è fatta: bisogna solo aspettare la rivale. Inghilterra o Danimarca, gli azzurri sono in finale.
Il primo tempo è stato equilibrato, anche se il gioco lo hanno fatto le Furie Rosse. Giropalla continuo, soprattutto nella prima metà, ma Donnarumma viene chiamato in causa solo una volta, su destro di Dani Olmo. L'Italia attende, forse troppo. Ma arriva a sfiorare il vantaggio sul finale, con Emerson che scheggia la traversa su assist di Insigne, con Simon che devia, ma il signor Brych non se ne accorge.
Il rientro in campo racconta una storia diversa. Al '53 è Chiesa ad andare vicino alla trasformazione: servito da Barella trova l'opposizione del portiere avversario. Pochi minuti dopo la svolta azzurra. Insigne lancia in verticale Immobile, chiuso in scivolata da Laporte: la palla resta al limite e viene raccolta da Chiesa, che entra in area e con un gran destro a giro infila il pallone alla sinistra di Simon. I ragazzi di Mancini conquistano il vantaggio. A Wembley esplode il coro dei tifosi italiani, quello dei Mondiali vittoriosi del 2006. Ma dura poco. Perché Morata, sempre insidioso sul suo versante, la mette alle spalle di Donnarumma: è l'81' quando triangola al limite con Olmo e, appena dentro l'area, insacca con un preciso sinistro rasoterra a fil di palo.
Si va ai supplementari. E i 15 minuti sono dominati dagli uomini di Luis Enrique. La brutta notizia arriva alla fine dei primi 15 minuti. Chiesa non ce la fa più: crampi. Entra Bernardeschi nella seconda frazione dei supplementari.
L'emozione più forte: Berardi che segna al 110ì, ma è in fuorigioco. Come Belotti in occasione di quasi tutte le azioni offensive azzurre. Il risultato non cambia. Si va ai rigori.
Locatelli sbaglia la prima battuta. Olmo, dopo una grade partita, la spara alta. Belotti segna il primo. Greano Moreno risponde. Bonucci la mette dentro. Thiago con calma infilza Donnarumma. Tocca a Bernarderschi, che non sbaglia. Morata trova Donnarumma: parato. Jorginho con freddezza porta l'Italia in finale.