CAGLIARI. Simon Balestrazzi vanta una carriera molto lunga e articolata, la cui data di inizio risale al 1981, quando nascono i Tomografia Assiale Computerizzata (T.A.C.), progetto ormai congelato. Sono numerosi i progetti a cui ha dato vita successivamente o ha preso parte, tra cui Kino Glaz, Kirlian Camera, Dream Weapon Ritual, Daimon. Ha inoltre collaborato con nomi di spicco quali - per citarne solo alcuni - Paolo Angeli, Bron Y Aur, Mattia Coletti, Damo Suzuki, Xabier Iriondo.
Oggi Balestrazzi, originario di Parma, ma trapiantato in Sardegna, è uno dei personaggi di spicco della scena post-industrial in Italia. Racconta in brevi passaggi alcune delle sue performance e dei suoi progetti discografici. In particolare, del suo ultimo lavoro da solista Redshift (2018) e del prossimo che uscirà a marzo di quest'anno, entrambi tramite l'etichetta AZOTH, da lui curata. Inoltre, assente dalla scena live in Sardegna da ormai cinque anni, tornerà ad esibirsi il 28 marzo al May Mask di Cagliari, all'interno della manifestazione Utopie.