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Assenteisti alla Camera, i Cinque Stelle sul podio (e c'è anche un sardo)

Assenze

ROMA. Il taglio del vitalizi dei parlamentari è portato a casa (meglio: c'è il provvedimento dell'ufficio di presidenza della Camera). Una promessa da campagna elettorale mantenuta dal Movimento 5 Stelle. Ma i tempi della scatoletta di tonno da aprire e rivoltare, in riferimento alle aule di Montecitorio e palazzo Madama, sembrano essere lontani. Almeno, per la nutrita pattuglia di onorevoli grillini che dominano la classifica delle assenze in questa legislatura. Alla Camera gli "assenteisti" seriali sono tre (con piazzamenti a pari merito). E uno di loro è sardo. Andrea Mura, il velista eletto a Cagliari, si piazza al secondo posto per assenze in queste legislatura: ha partecipato solo a 6 votazioni su 51, con un tasso di assenze dell'88,34 per cento.  Peggio di lui, in vetta alla classifica, solo Michela Vittoria Brambilla, ex ministro animalista con Silvio Berlusconi, e ancora un esponente del M5S, il siciliano Leonardo Salvatore Penna: loro hanno solo votato il giorno della fiducia, una sola volta. Mura ha anche presentato, come cofirmatario, una proposta di legge in tema di mafie. Per il resto, dal 4 marzo - stando all'aggiornatissimo sito Openpolis - nulla da rilevare. 

In senato invece non si sono mai visti Carlo Rubbia (a vita), Giacomo Caliendo (FI), Renzo Piano (architetto, senatore a vita), e Paolo Romani (FI). I sardi, invece, fanno registrare presenze assidue nell'aula di Palazzo Madama. Quasi tutti con il 100 per cento di presenze o giù di lì. Da Emilio Floris (95,19%) a Christian Solinas (Psd'Az-Lega, col 100%), passando per Maria Vittoria Bogo Deledda (99,47% il tasso di presenze), finita al centro di un servizio delle Iene per le sue assenze al Comune di Budoni, dove è dirigente del settore Politiche sociali. 

Precisazione finale, d'obbligo: il sito di Openpolis a causa della gestione delle banche dati non ha la possibilità di rilevare se le assenze sono dovute, per esempio, a motivi di salute. Per questo in una prima versione del pezzo compariva anche il nome di Iolanda Nanni: le sue assenze sono dovute a una malattia.