ROMA. "A casa nostra comandiamo noi, la pacchia è stra-finita, chiaro?". Durissima replica di Matteo Salvini ai responsabili della ong tedesca Mission Lifeline che in un tweet lanciato (e poi cancellato) in mattinata avevano definito il ministro dell'Interno un "fascista" a proposito della sua decisione di chiudere ancora una volta i porti italiani all'arrivo delle due navi Lifeline e Seefuchs cariche di migranti soccorsi in mare negli ultimi giorni. "Si trovino altri porti", aveva scritto questa mattina Salvini difronte all'ipotesi di un approdo in Italia delle due imbarcazioni tedesche battenti bandiera olandese - una della Mission Lifeline, l'altra della Sea Eye - "arrivate al largo delle coste della Libia in attesa del loro carico di esseri umani abbandonati dagli scafisti": "Sappiano questi signori che l'Italia non vuole più essere complice del business dell'immigrazione clandestina, e quindi dovranno cercarsi altri porti (non italiani) dove dirigersi".
"Quando i fascisti ci fanno pubblicità" aveva risposto ironicamente via Twitter Mission Lifeline per poi correggere il tiro non senza sarcasmo: "No, Matteo Salvini naturalmente non è un fascista, ci è scivolato il mouse". Incassato il no del leader della Lega la ong di Dresda resta ora in attesa di sapere dove far sbarcare altri 118 migranti soccorsi dall'altra nave Viking Amber: "Abbiamo cooperato con le autorità americane e italiane nel pieno rispetto del codice di condotta soccorrendo e trasportando 118 persone a bordo della nave Viking Amber, diretta in Libia - twitta Mission Lifeline - Ora chiediamo alle autorità italiane di chiarire dove saranno sbarcate queste 118 persone". La risposta sembra tuttavia già scontata.
We have cooperated with the US/Italian authorities in full respect of the code of conduct, assisting and shuttling 118 individuals onboard the vessel Viking Amber (heading to Libya). Now we call on the Italian authorities to clarify where the 118 people will be disembarked.
— MISSION LIFELINE (@SEENOTRETTUNG) 16 giugno 2018
E mentre la Aquarius diretta a Valencia sta per porre fine alla interminabile odissea di cui è stata involontaria protagonista negli ultimi giorni, la Francia ufficializza la volontà di accogliere parte dei migranti a bordo della nave espressa nelle scorse ore al governo spagnolo. Il ministro degli Esteri transalpino Jean-Yves Le Drian ha informato il suo omologo spagnolo Josep Borrell che la Francia invierà i propri funzionari a Valencia per esaminare se i rifugiati a bordo della nave della Sos Mediterranée attesa in porto domattina insieme alla nave della Capitaneria di porto italiana Dattilo abbiano i requisiti per ottenere il diritto d'asilo. Un segno di distensione e collaborazione a meno di due settimane dal Consiglio europeo in programma a Bruxelles il 28 e 29 giugno che sarà l'occasione per una discussione generale sulle politiche comunitarie dell'immigrazione.