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Conte in bilico, torna l'ipotesi Di Maio premier: braccio di ferro sul cagliaritano Savona

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ROMA. Il passato e il presente di Giuseppe Conte, premier indicato da Luigi Di Maio e Matteo Salvini, stanno creando non pochi problemi al (probabile) futuro governo. Prima la verifica sul suo curriculum e il dubbio sul "perfezionamento degli studi alla New York University", poi le accuse sul suo sostegno al metodo Stamina e il suo ruolo come promotore di una fondazione che finanzia l'accesso alle cure compassionevoli. Un polverone che non può passare inosservato, nemmeno agli occhi dei due leader di partito, e che si aggiunge alle perplessità già note del Quirinale sulla figura di un "tecnico" come lui in un governo politico: Mattarella è in stand-by, si è preso un giorno di tempo in più per decidere il da farsi.

Una decisione che fa riflettere e che, forse, potrebbe trasformarsi in un'attesa forse più lunga del previsto. Così Di Maio e Salvini sono ora costretti a valutare una soluzione alternativa: i due si sono visti nel pomeriggio per decidere le prossime mosse. E se Conte, per le nubi che si stanno addensando sul suo curriculum e davanti a nuove perplessità del Colle, dovesse essere costretto a fare un passo indietro, allora potrebbe tornare in pista il leader del M5S, con la designazione di un vero premier politico. Anche sulla lista dei ministri papabili non tutto fila liscio. A cominciare dal candidato all'Economia, il cagliaritano Paolo Savona. Di Maio e (soprattutto) Salvini puntano sul professore anti-euro, proprio questa sua posizione intransigente non convincerebbe il capo dello Stato.