Seguici anche sul nostro canale Whatsapp
MILANO. Tre anni fa venne arrestata con l’accusa di omicidio volontario pluriaggravato. Il motivo? L’abbandono della figlia Diana di 18 mesi per sei giorni in casa, lasciandola morire di fame e di sete. Ieri Alessia Pifferi, madre della bambina, ha ricevuto una riduzione della pena in appello. La Corte d’assise d’appello di Milano ha infatti parzialmente riformato la sentenza iniziale di condanna all’ergastolo, eliminando l’aggravante dei futili motivi. Ora, alla 40enne spetteranno 24 anni di reclusione.
La sorella di Alessia, Viviana Pifferi, al termine del processo d’appello si è espressa duramente nei confronti dell’imputata: “Questa sentenza lascia l’amaro in bocca, si danno solo 24 anni ad una mamma che è andata a divertirsi invece di badare alla figlia. Non è giustizia”. "Ventiquattro anni per una cosa così orrenda", continua la donna, "Ventiquattro anni è il valore di una bambina di 18 mesi che non c'è più".
La madre di Alessia e Viviana, Maria Assandri, ha invece preferito il silenzio: "Non me la sento di commentare".
















