ROMA. Ignazio La Russa è stato eletto presidente del Senato: è riuscito a superare il quorum richiesto con 116 voti. Sessantasei le schede bianche. Alta la tensione tra i banchi di Forza Italia, che non ha votato - fatta eccezione per la Casellati e Silvio Berlusconi, che ha risposto alla seconda chiama nella votazione per la presidenza. Applausi da Fratelli d'Italia quando si è alzato per andare a votare.
Dopo l'elezione La Russa ha portato un mazzo di rose bianche per Liliana Segre. "Ho voluto omaggiare - spiega La Russa - non proforma ma dal cuore, portare fiori alla senatrice a vita Segre che ha parlato di tre date alle quali non voglio fuggire: il 25 aprile, il primo maggio e il 2 giugno. Io vorrei aggiungere la data di nascita del Regno d'Italia che prima o poi dovrà assurgere a festa nazionale. Queste date tutte insieme vanno celebrate da tutti perché solo un'Italia coesa e unita è la migliore precondizione per affrontare ogni emergenza e criticità".
"Il mio è un compito di servizio", dice nel suo primo discorso da presidente del Senato, "non devo cercare oggi agli applausi, non devo dire parole roboanti o captare la vostra benevolenza. Lo dovrò fare ogni giorno, le scelte che dovrò fare a volte piaceranno a volte non piaceranno. Non c'è bisogno di parole che suscitano un applauso, ma solo di una sincera promessa: cercherò con tutte le mie forze di essere il presidente di tutti".
Fumata nera invece alla Camera, dove è in corso la seconda chiama.