NOVARA. "Ho sentito la strada aprirsi e lasciare il vuoto sotto di me. Ho avuto paura di morire". Sono le parole di Alessandra Saccato, la cinquantenne salva per miracolo dopo il crollo di parte del ponte XXV Aprile a Novara. In un'intervista al Corriere della Sera, dal suo letto d'ospedale ha raccontato che aveva appena accompagnato il figlio alla navetta che lo avrebbe portato sul posto di lavoro, quando sulla via del rientro a casa è successo l'imprevedibile: stava attraversando il cavalcavia, pioveva forte e "improvvisamente ho sentito una sensazione di vuoto, una sensazione che non auguro a nessuno. Ho pensato di non poter più vedere la mia famiglia. I miei figli. I miei nipoti".
Metà auto a penzoloni nel vuoto, solo due ruote ancora poggiate sull'asfalto. "Ho pensato di non farcela. Di precipitare sulla ferrovia". Ma fortunatamente un ragazzo è arrivato a soccorrerla: "A salvarmi ci ha pensato il ragazzo che guidava l’auto davanti alla mia. Devo a lui la mia vita. È stato il mio angelo custode".