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Neo asportato senza anestesia e cure con tisane, morì a 40 anni: chiesta la condanna del santone

Roberta-Repetto

GENOVA. Era stata operata per l’asportazione di un neo verrucoso sanguinante,  ma l'intervento era stato effettuato su un tavolo da cucina e senza anestesia all’interno dei locali di un centro olistico di cui lei stessa faceva parte. Un anno dopo Roberta Repetto è morta a 40 anni in ospedale, a Genova, a causa di un melanoma plurimetastatico degenerato.

Il sostituto procuratore Gabriella Dotto, nell'ambito del processo con rito abbreviato  ha chiesto 16 anni di reclusione per il cosiddetto 'santone' del centro Anidra Paolo Bendinelli, 14 per Paolo Oneda e 10 per Paola Dora. 

I tre sono imputati di omicidio volontario in concorso. Repetto morì per le conseguenze di un melanoma due anni dopo l'asportazione di un neo sulla schiena. L'intervento fu eseguito dal medico bresciano Paolo Oneda senza anestesia e sul tavolo da cucina del centro Anidra di Borzonasca.

La donna fu curata per due anni con tisane zuccherate e meditazione e morì a ottobre del 2020. Bendinelli è accusato anche di violenza sessuale e di circonvenzione di incapace.