KIEV. La guerra in Ucraina arriva al 103esimo giorno.
I bombardamenti dei russi non si fermano e tornano anche a Kiev dopo oltre un mese. Ieri uno dei missili è stato intercettato dalla contraerea, gli altri quattro hanno colpito il quartiere orientale Darnytsia. Sono state danneggiate le officine delle ferrovie dello Stato.
"È un'officina che ripara vagoni merci, compresi quelli che utilizziamo per trasportare il grano. Un operaio è rimasto ferito. Questo è il vero obiettivo dell'attacco russo: vogliono bloccare l'esportazione dei nostri prodotti, annientando l'economia e la popolazione civile", lo fa sapere Oleksandr Mykolajovyč Kamyšin, dirigente d'azienda, amministratore delegato delle ferrovie ucraine.
Intanto gli Stati Uniti lanciano l'allarme in 14 Paesi, soprattutto in Africa, sostenendo che le navi russe piene di “grano ucraino rubato” potrebbero essere dirette verso di loro.
L'obiettivo delle truppe di Mosca sarebbe quello di porre il dilemma di cosa fare: beneficiare del grano e di possibili crimini di guerra o rifiutare in un periodo in cui il suo prezzo sta aumentando e centinaia di migliaia di persone sono affamate. L’allarme Usa rinforza le accuse di Kiev secondo cui la Russia ha rubato sino a 500 mila tonnellate del suo grano, per un valore di 100 milioni di dollari, trasferendolo nei porti in Crimea e poi caricandolo sulle navi.
Nel frattempo l'amministrazione Biden sostiene gli sforzi dei suoi alleati e partner, compresa l'Italia, per mettere fine alla guerra in Ucraina.
Lo ha riferito un portavoce della Casa bianca, rispondendo alla domanda su come il governo Usa considera la proposta italiana in quattro punti per il cessate il fuoco in Ucraina e per mettere fine al conflitto attraverso un accordo negoziato.