CAGLIARI. Il 2021 è stato l'anno dell'impressionante aumento dei fenomeni di revenge porn (+78% rispetto al 2020) e di sextortion (+54% rispetto al 2020), ma anche dell'incremento significativo dei casi di sfruttamento sessuale dei minori e di adescamento online. Lo certifica l'ultimo bilancio della Polizia Postale e delle Comunicazioni, che è stata impegnata nel far fronte a continue sfide investigative con riferimento alle macro-aree di competenza, in particolare negli ambiti della prevenzione e contrasto alla pedopornografia online, della protezione delle infrastrutture critiche di rilevanza nazionale, del financial cybercrime e di quelle relative alle minacce eversivo-terroristiche in rete, riconducibili sia a forme di fondamentalismo religioso che a forme di estremismo politico ideologico, anche in contesti internazionali. Il Centro Nazionale per il Contrasto della Pedopornografia Online, C.N.C.P.O., ha coordinato 5.515 complesse attività di indagine (+ 70% rispetto all’anno precedente) all’esito delle quali sono state eseguite oltre 1.400 perquisizioni (+ 87% rispetto all’anno precedente).
Nel corso del 2021 si è verificato, infatti, un significativo incremento dei casi di sfruttamento sessuale dei minori e di adescamento online: eseguiti 137 arresti (+98% circa rispetto al 2020) e denunciate 1400 persone (+17% rispetto al 2020). L’ incremento sale al +127% per le persone arrestate e del +295% rispetto ai casi trattati, se confrontiamo i dati prepandemici del 2019. Per quanto attiene l’attività di prevenzione sono stati analizzati oltre 29.000 siti internet, 2.539 dei quali, riscontratone il carattere pedopornografico, sono stati oscurati mediante inserimento nella black list istituita ai sensi della L.38/2006.
Nell’ambito dei reati contro la persona commessi attraverso la rete, significativo è l’aumento dei fenomeni di sextortion (+54% rispetto al 2020) e revenge porn (+78% rispetto al 2020) con oltre 500 casi trattati e 190 autori di reato deferiti all’A.G. Nel complesso per reati contro la persona commessi sul web, sono stati denunciati oltre 1.400 soggetti. Le indagini riguardanti il fenomeno delle truffe online in materia di e-commerce ovvero nell’ambito di piattaforme per l’offerta di beni e servizi, hanno consentito l’individuazione di oltre 3.200 presunti autori deferiti all’A.G. Tra le indagini più significative condotte dal Compartimento Sardegna si segnalano: l'arresto di un cinquantacinquenne residente nel Comune di Olbia, responsabile di reati di detenzione di ingente quantità di materiale di natura pedopornografica (circa 2000 immagini). Le attività di indagine, frutto della collaborazione internazionale di Polizia per il contrasto alla pedopornografia on line, sono state condotte da questo Compartimento sul territorio sardo, con il coordinamento investigativo del Servizio Polizia Postale e delle Comunicazioni nell’ambito delle direttive impartite dalla Procura della Repubblica di Cagliari. Le attività tecniche hanno permesso di identificare il soggetto che ha pubblicato in un noto cloud una quindicina di files immagini di natura pedopornografica e, a seguito di perquisizione informatica eseguita da personale della dipendente Sezione di Sassari, su delega della Procura cagliaritana, è stato rinvenuto l’ingente quantità di materiale pedo sopra indicato e si è proceduto al sequestro di dispositivi digitali e informatici, il cui esame ha anche consentito di rinvenire del materiale pedoautoprodotto dall’arrestato, che ritraeva la figlia minore di una sua conoscente.
Nell’ambito del contrasto al fenomeno del c.d. cyberterrorismo, ed in generale dell’estremismo in rete, gli investigatori della Polizia Postale e delle Comunicazioni hanno concorso alla prevenzione ed al contrasto dei fenomeni di eversione e terrorismo, sia a livello nazionale che internazionale, posti in essere attraverso l’utilizzo di strumenti informatici e di comunicazione telematica. Con riferimento alle attività investigative di settore, denunciati 39 soggetti ritenuti responsabili di attività di propaganda jihadista, ovvero legati all’estremismo di destra o a movimenti anarchici, mentre nell’ambito dei movimenti afferenti la complessa galassia dei movimenti No-vax e No Green pass sono state denunciate 101 persone.
- Redazione