CHIVASSO. A processo perché in casa non rivolgeva la parola alla ex moglie. Succede a un imprenditore cinquantasettenne di Chivasso (Torino), a processo a Ivrea per maltrattamenti in famiglia dopo la denuncia sporta dalla ex compagna, "vittima" dei lunghi periodi di silenzio che l'uomo trascorreva in casa senza rivolgerle la parola nel tentativo di sminuire la sua dignità. In queste fasi di prolungato mutismo, secondo quanto dichiarato dalla donna, il marito si lasciava andare alle volte ad atteggiamenti autodistruttivi come sbattere con violenza la testa contro il muro. Fatta esclusione per un singolo episodio risalente al 1988 nel quale l'uomo avrebbe afferrato per un braccio la moglie strattonandola, non risultano agli atti del processo altri episodi di violenze fisiche.