ROMA. Un'ora di coprifuoco in più o in meno fa alzare la tensione all'interno del consiglio dei ministri. La riunione di governo che deciderà le modalità delle restrizioni fino a tutto giugno sarebbe dovuta iniziare alle 17, ma è slittata di un'ora a causa della posizione di trasverso scelta dalla Lega.
Il Carroccio, con Matteo Salvini in testa, chiedeva che gli italiani potessero ritornare a casa fino alle 23 per consentire ai ristoranti, dove sono aperti, di poter lavorare anche a cena. Il premier Mario Draghi invece è per la linea delle 22, confermando l'attuale regola. Risultato: la Lega non vota il decreto e sceglie l'astensione. Il decreto passa senza l'appoggio del Carroccio.