ROMA. La decisione è presa. Domani mattina il presidente del consiglio Giuseppe Conte salirà al Quirinale per presentare le dimissioni. Prima, però, comunicherà la sua intenzione al consiglio dei ministri, già convocato per le 9. 

 

L'obiettivo del premier è ottenere da Mattarella l'incarico per formare il governo Conte-ter. Ma resta l'incognita sulla maggioranza che potrebbe sostenerlo. Due ipotesi: una "riconciliazione" con Renzi che porterebbe al sostegno dei parlamentari di Italia Viva, con un ovvio rimescolamento dei ministri per arrivare a un esecutivo "più forte", come chiesto dall'ex sindaco di Firenze. L'altra: la conta del sostegno da parte di un'ala centrista di governo, con il reclutamento dei responsabili che non si sono ancora palesati. 

La prova decisiva è attesa per mercoledì, quando è attesa la relazione del ministro della Giustizia Alfonso Bonafede. Al momento il governo ne uscirebbe sconfitto visto che ad ora i numeri non ci sono.