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Bozza del Dpcm: coprifuoco alle 22, centri commerciali chiusi nei festivi e (quasi) lockdown nelle regioni a rischio

 

 

 

 

ROMA. Tutto confermato, con una novità: nella bozza del Dpcm che il presidente del consiglio Giuseppe Conte si appresta a firmare è previsto il coprifuoco alle 22 (alle 5) in tutta Italia. Da quell'ora in poi sarà vietato circolare. Non solo: nei giorni festivi e prefestivi saranno chiusi i centri commerciali. La capienza dei bus, sui quali comunque si sconsiglia di salire se non per necessità, è ridotta al 50%. Le scuole superiori faranno lezioni a distanza. E vengono chiusi anche i musei e i centri d'arte. Incentivato il potenziamento dello smart working in tutte le pubbliche amministrazioni. Restano in piedi tutte le prescrizioni adottate con decreto del 23 ottobre non esplicitamente abrogate (perché sostituite con misure più restrittive). Compresa la chiusura dei bar, locali e ristoranti alle 18. 

Sospesi anche i concorsi pubblici. E, dalla lettura del testo, sembra che il provvedimento riguardi anche quello per gli insegnanti. In pieno svolgimento. 

E le  regioni, come annunciato al Parlamento, vengono divise in tre fasce a seconda del coefficiente di rischio causato dal dilagare del Covid. Ci sono quelle inserite nel primo livello, che devono adottare solo le prescrizioni generali. Poi ci sono quelle a criticità media, dove i ristoranti vengono chiusi e dalle quali non si può uscire: gli obblighi verranno imposti con decreto del ministro della Salute, che avrà valore per 15 giorni. E infine le regioni con criticità elevata: nessuno potrà entrare o uscire, sarà vietato sconfinare dal proprio comune e chiudono tutti i negozi, non solo i ristoranti, salvo quelli che forniscono beni di prima necessità. Quindi stop anche a parrucchieri e estetisti. 

Salvo rivalutazioni attraverso il calcolo legato ai 21 parametri indicati dal governo per la valutazione del rischio (che non riguardano solo il numero quotidiano dei contagi rilevati ma anche la capacità di risposta del sistema ospedaliero) la Sardegna dovrebbe essere nella prima fascia. 

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