ROMA. "I Comuni possono avvalersi dei soggetti denominati “assistenti civici”, per supportare gli stessi nell’attuazione delle misure di contrasto all’emergenza epidemiologica da COVID-19, in considerazione del graduale rientro alle ordinarie condizioni di vita della popolazione e di ripresa delle attività economiche e produttive ovvero di altre attività di utilità sociale". Eccoli qua, i tanto discussi nuovi "personaggi" della vita italiana sui quali sembra che all'interno del governo, dopo un vertice a Palazzo Chigi, si sia trovata un'intesa. Alla fine dell'incontro fra Conte e i ministri Boccia (Affari regionali), Lamorgese (Interno) e Catalfo (Lavoro) spunta la bozza dell'ordinanza che descrive ruolo e costi dei 60mila guardiani del distanziamento sociale.

La partecipazione alla nuova "armata civica" sarà volontaria. Al comma 3 del provvedimento del capo della Protezione civile Angelo Borrelli si legge che "gli assistenti civici, nel numero massimo di 60.000 unità, prestano il loro supporto a titolo gratuito, sino ad un massimo di 16 ore settimanali, sulla base delle indicazioni fornite da ciascun Comune nel quale operano. Durante la prestazione di tali attivtà, agli assistenti civici non sono disposte restrizioni agli spostamenti nell’ambito del territorio comunale". Avranno anche una copertura Inail per eventuali infortuni.
Saranno i Comuni a dover pensare "alla pianificazione, all’organizzazione, alla formazione, ove necessaria, e al coordinamento e monitoraggio delle attività svolte dagli assistenti civici nell’ambito delle risorse umane, finanziarie e strumentali disponibili a legislazione vigente;e) a dotare, attraverso i propri canali di approvvigionamento, gli assistenti civici, al fine di una loro immediata individuazione, di una casacca o fratino nel quale sia riportata la scritta “assistente civico” sul retro ed il logo della Protezione civile nazionale, dell’ANCI e del Comune sul fronte secondo l’esecutivo di stampa che sarà reso disponibile dal Dipartimento della protezione civile ai Comuni, per il tramite di ANCI".
I costi vivi previsti, sempre stando alla bozza di ordinanza, saranno di 3.480.000 euro, ai quali si aggiungono 1.279.872 euro per la copertura Inail. Volano anche 30.000 quale rimborso degli oneri sostenuti dall’ANCI per le attività di cui alla presente ordinanza previa presentazione al Dipartimento della protezione civile di apposita rendicontazione.