CAGLIARI. Vuoi presentarti al concorso per diventare militare e sei una donna? Dovrai obbligatoriamente portare una "copia conforme del referto del test di gravidanza". È la nuova regola dei bandi dell'Arma dei carabinieri e delle Forze armate contestata dal sindacato dei militari e definita come una "grave forma di discriminazione". “I candidati di sesso femminile, prima dello svolgimento delle prove di efficienza fisica - si legge tra i documenti del bando - dovranno presentare l’originale o copia conforme del referto del test di gravidanza, rilasciato da struttura sanitaria pubblica, anche militare, o privata accreditata con il Ssn, con campione biologico prelevato in data non anteriore a cinque giorni precedenti le prove. Coloro che non esibiranno tale referto saranno sottoposte a test di gravidanza, per escludere l’esistenza di tale stato, al solo fine della effettuazione in sicurezza delle prove di efficienza fisica. L’eventuale positività del test sarà comunicata alle interessate in via riservata. L’individuato stato di gravidanza impedirà la sottoposizione alle prove di efficienza fisica”. E il sindacato dei militari chiede l'intervento del ministro della Difesa Elisabetta Trenta: "Apprezziamo le sue esternazioni pubbliche sui matrimoni tra militari dello stesso sesso ma in tema di discriminazioni da più di un mese attendiamo la sua risposta sulla questione. Intervenga ministra altrimenti potrebbe capitare che nei prossimi bandi la Difesa chiederà alle concorrenti di sesso femminile di provare la loro verginità inventandosi qualche altro odioso test".
Concorsi per militari, l'accusa del sindacato: "Alle donne chiedono test di gravidanza"
- Redazione