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L'ultima traversata tra Sardegna e Africa: risolto dopo 20 anni il mistero dell'uomo scomparso

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CAGLIARI. Ci sono voluti oltre 20 anni prima di identificare il cadavere di Zlatko Brajko, di lui si era persa ogni traccia dal 18 luglio del 1998, data in cui l’allora 34enne croato si trovava in Sardegna e aveva mandato delle lettere alla sua famiglia spiegando di voler visitare l’Africa con la sua barca a vela. Il suo corpo era stato recuperato nel 1998, a nonostante le informazioni diffuse (fede nunziale al dito con inciso il nome della moglie, Caterina, un orologio di marca Casio e una scarpa a vela numero 47), il suo corpo era stato tumulato al cimitero di Livorno in forma anonima, dopo l’autopsia all’Università di Pisa dalla quale era emerso solo un annegamento come causa della morte.

Solo pochi giorni fa Ilario Sartori, all’epoca commissario di polizia di Livorno, curiosando su internet si è imbattuto in una foto di un uomo scomparso, di nazionalità croata, quell’uomo aveva una fossetta sul mento pronunciata, esattamente con quella che aveva il cadavere che ricordava Sartori tanti anni prima. E ancora: troppi dettagli coincidevano, anche lui era sposato con una donna italiana e le notizie risalivano esattamente a quell’anno. Dopo più di vent’anni nei prossimi giorni i familiari potranno recuperare gli effetti personali del loro caro, morto in una traversata tra la Sardegna e l’Africa.