PARIGI. La Francia ha richiamato a Parigi per consultazioni il suo ambasciatore a Roma, Christian Masset, in seguito "agli attacchi senza precedenti del governo italiano".
"La Francia - si legge nella dichiarazione del portavoce del ministero degli Esteri francese - è stata oggetto, da diversi mesi, di ripetute accuse, di attacchi privi di fondamento, di dichiarazioni oltraggiose che ciascuno conosce e puoò ricordare. Ciò non ha precedenti dalla fine della guerra. Un conto è avere dei disaccordi, un conto è strumentalizzare i rapporti a fini elettorali". E la campagna per le prossime elezioni europee "non può giustificare la mancanza di rispetto di ciascun popolo o della sua democrazia". Pertanto, "il governo francese ha deciso di richiamare l’ambasciatore per consultazioni". Infine, "la Francia chiede all’Italia di agire per ritrovare il rapporto di amicizia e di rispetto reciproco, all’altezza della nostra Storia e del nostro destino comune".
"Non vogliamo litigare con nessuno - è la risposta del vicepremier Matteo Salvini - e non siamo interessati alle polemiche: siamo persone concrete e difendiamo gli interessi degli Italiani. Disponibilissimi a incontrare il presidente Macron e il governo francese, sederci a un tavolo e affrontare, per quanto riguarda le mie competenze, tre questioni fondamentali". La prima: "Stop con i respingimenti alle frontiere. Risultano essere oltre 60 mila dal 2017 a oggi compresi bambini e donne abbandonate nei boschi". La seconda: "Stop con i terroristi italiani, una quindicina, condannati ma che fanno la bella vita con residenza in Francia". E l'ultima: "Basta, infine, danneggiare i nostri lavoratori pendolari che sono letteralmente vessati ogni giorno alle frontiere francesi da controlli che durano ore". Il messaggio finale: "Noi siamo pronti e disponibili con spirito costruttivo a voltare pagina, per il bene dei nostri cittadini".
Tensioni Italia-Francia, Parigi ritira l'ambasciatore. Salvini: non vogliamo litigare
- Redazione